Ho scritto un nuovo articolo:
Il muto respiro dei libri penetra l’atmosfera della maestosa soffitta in cui il nostro pensiero fluttua, impregnandosi per osmosi di una subilime curiosità alla quale neppur nolenti sapremmo sfuggire. Non è vero, nota Margherita, in realtà le sfuggiamo troppo spesso: la nostra cupidigia gnoseologica non è stabile, ma un continuo oscillare, o meglio un vibrare, poiché siamo perennemente tesi nel desiderio di conoscenza che riconosciamo essere insaziabile.
Zattere così galleggia, trasportando i propri Curiosi Corsari verso la remota bramata Consapevolezza di ciò che sono e dell’Universo in cui abitano. A differenza dei nostri complementari complici che abitano l’aula verde a qualche centinaio di chilometri da qui, se rimanessimo bloccati qui non ce ne accorgeremmo: il nostro corale peregrinare intellettuale va ben oltre la contingenza fisica in cui siamo intrappolati. Sogniamo della vita così intensamente da dimenticare che stiamo vivendo e nel momento in cui un’esigenza fisiologica ci riporta alla realtà, costringendoci a muoverci verso la toilette, finalmente possiamo accorgerci della bellezza che ci circonda.