Buona domenica e ben ritrovato caro cyber User. Scrivo oggi per condividere con voi gli ultimi sviluppi riguardanti le recenti rivelazioni sulla polizia israeliana e l'utilizzo di un nuovo spyware chiamato Echo. Dopo il clamoroso scandalo internazionale che ha coinvolto CitizenLab, Amnesty International e il gruppo NSO con il loro spyware Pegasus, sembra che in Israele si stia verificando un'ondata di smantellamento e nuove indagini.
Lo scorso anno, il Ministero della Giustizia israeliano ha avviato un'indagine sulla polizia israeliana per il suo utilizzo di Pegasus in incidenti che coinvolgevano attivisti, uomini d'affari, giornalisti e politici. Questo ha sollevato preoccupazioni riguardo alla violazione della privacy e all'abuso di potere da parte delle forze dell'ordine.
Ora, un nuovo caso sta emergendo un anno e mezzo dopo. È stato scoperto che un'altra società israeliana chiamata Rayzone, specializzata in cyber intelligence, ha sviluppato un nuovo spyware chiamato Echo, che è stato trovato nell'arsenale della polizia israeliana. Tuttavia, ciò che rende questo caso ancora più inquietante è il fatto che la polizia israeliana ha acquisito Echo senza l'approvazione dell'ufficio del procuratore generale israeliano, aggirando le raccomandazioni del Ministero della Giustizia. Questo solleva gravi questioni legali e di privacy.
L'Echo ha una funzionalità di raccolta e analisi dei dati sulla posizione dell'utente, che consente di monitorare con precisione i percorsi di movimento delle vittime, individuando i luoghi più visitati e tenendo traccia delle applicazioni installate sui loro dispositivi mobili. Tuttavia, mentre per tracciare la posizione degli abbonati tramite operatori di servizi speciali e forze dell'ordine è necessaria un'autorizzazione giudiziaria, Echo sembra ottenere queste informazioni attraverso altri mezzi, consentendo l'esecuzione di attività simili senza alcuna approvazione.